Risposta incredibile di princess anne durante un tentativo di rapimento

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il coraggio e la resilienza di princess anne: il tentativo di rapimento del 1974

La figura della Princess Anne è da sempre associata a un carattere deciso e a una personalità forte. La sua esperienza più nota, che ha segnato profondamente la storia della monarchia britannica, riguarda il tentativo di rapimento avvenuto nel 1974. Questo episodio ha messo in luce non solo il suo sangue freddo, ma anche l’importanza di misure di sicurezza adeguate per i membri della famiglia reale.

l’incidente della notte del 20 marzo 1974

i dettagli dell’attacco

Il 20 marzo 1974, all’età di 23 anni, la Princess Anne stava rientrando a Buckingham Palace dopo aver partecipato a un evento benefico. A bordo dell’auto con il primo marito, Captain Mark Phillips, e il loro autista Jim Beaton, si trovava vicino a The Mall quando un veicolo si frappose improvvisamente davanti alla loro vettura.

Il conducente dell’altro veicolo era Ian Ball, armato e intenzionato a sequestrare la principessa per chiedere un riscatto di due milioni di sterline. Il suo piano prevedeva l’abduction durante il tragitto.

lo scontro armato e la reazione della principessa

l’intervento violento

Ball uscì dal veicolo e iniziò a sparare contro i presenti, ferendo l’agente di polizia Michael Hills, l’autista Alexander Callender e il giornalista Brian McConnell. Inoltre colpì anche Jim Beaton, che cercò comunque di proteggere la principessa nonostante fosse stato raggiunto da tre proiettili.

Dopo aver aperto il fuoco, Ian Ball si avvicinò all’auto della Princess Anne tentando di costringerla ad uscire. La risposta della royal fu immediata e decisa: “Non bloody likely“, ovvero “Assolutamente no”. Questa frase è diventata simbolo del suo temperamento impavido in quel momento critico.

l’aiuto esterno e le conseguenze dell’intervento

L’intervento decisivo di un passante

Un ex pugile professionista, Ronnie Russell, che si trovava nelle vicinanze, intervenne prontamente colpendolo con un pugno alla testa. La sua azione fu fondamentale per interrompere l’assalto e favorire l’arrivo delle forze dell’ordine.

Dopo poco tempo arrivarono gli agenti che arrestarono Ian Ball. Successivamente fu diagnosticato come affetto da schizofrenia; venne condannato a una detenzione indefinita presso Broadmoor Hospital dopo aver confessato tentato omicidio e sequestro.

  • Jim Beaton: decorato con la George Cross per il coraggio dimostrato;
  • Ronnie Russell: premiato per atti eroici;
  • I membri feriti: Michael Hills, Alexander Callender e Brian McConnell – tutti sopravvissuti all’attacco.

riflessioni sulla prontezza mentale della princess anne

le parole della protagonista

Anche molti anni dopo l’episodio, Anne ha mantenuto un atteggiamento riservato sul fatto. In una documentazione televisiva ha condiviso alcuni pensieri: “Ciò che ricordo sono immagini singole come fotografie… molto nitide”. Ha inoltre sottolineato come la sua preparazione derivasse dal mondo dell’equitazione: “Bisogna sempre essere pronti all’imprevisto.”

I riconoscimenti ufficiali per il suo coraggio

  • Jim Beaton:– decorato con la George Cross;
  • Ronnie Russell:– medaglia al valore;
  • Membri feriti: Michael Hills, Alexander Callender e Brian McConnell – tutti sopravvissuti all’attacco.

L’impatto sulla sicurezza reale e sull’immagine pubblica

L’accaduto ha portato a una revisione completa delle procedure di sicurezza dei membri senior della famiglia reale. L’episodio ha evidenziato quanto sia fondamentale adottare misure preventive più efficaci per tutelare le figure pubbliche sotto minaccia costante.

L’affermazione iconica “Non bloody likely” rappresenta ancora oggi uno dei simboli più forti del carattere deciso della Princess Anne ed esempio tangibile di fermezza in situazioni estreme.

  • – Princess Anne (la protagonista), membro senior della famiglia reale britannica;
  • – Mark Phillips (ex marito), ufficiale militare;
  • – Jim Beaton (bodyguard), decorato con la George Cross;
  • – Ian Ball (assalitore), criminalmente affetto da schizofrenia; li >
  • – Ronnie Russell (passante intervenuto), ex pugile professionista premiato per atti eroici; li >
  • – Membro dello staff ferito durante l’attacco: Michael Hills (poliziotto), Alexander Callender (autista) e Brian McConnell (giornalista). li >